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Che social usano le cantine vitivinicole italiane?

Essere presenti sulle piattaforme social permette un contatto diretto con i clienti, base per creare con loro una relazione sincera e duratura

Si sta diffondendo l’idea che sia sempre più importante, non solo fare una buona promozione nel mondo online quanto in quello offline, ma anche che le cantine si debbano impegnare a instaurare con propri clienti una relazione.

 

Il mondo del vino è sempre stato un mondo un po’ all’antica, fatto di visite alle cantine, di assaggi e di incontri esclusivamente in presenza. I grandi eventi come Vinitaly ne sono tutt’oggi la dimostrazione tangibile, anche se qualcosa sta cambiando.

 

Si sta, pian piano, diffondendo l’idea che sia sempre più importante non solo fare una buona promozione nel mondo online quanto contemporaneamente in quello offline, ma anche che le cantine si debbano sforzare per far si che con i propri potenziali clienti si crei una vera e propria relazione.

 

E quale miglior strategia se non quella di sfruttare al meglio i canali social media della cantina?

 

Il Gusto Digital del vino Italiano ha analizzato in particolare come si muovono sui social le prime 33 aziende italiane per fatturato.

 

Quali social sono più utilizzati?

Facebook resta il social in assoluto più utilizzato (28 aziende su 33), ma Instagram cresce prepotentemente: rispetto al 2014, il numero di aziende che hanno un profilo è più che raddoppiato (21 aziende su 33).

 

L’enogastronomia ha la possibilità di sviluppare il suo massimo potenziale attraverso la multimedialità: video e foto sono una base perfetta per raccontare la storia di una realtà vitivinicola.

 

I brand lo confermano investendo molto tempo e denaro in visibilità, sia attraverso i canali ufficiali, sia sfruttando la rete di influencers, anche in questo settore si dimostrano le figure più richieste per arrivare al giusto target.

 

Per quanto riguarda gli altri social media possibili, alla lista di quelli preferiti al marketing vinicolo si aggiunge YouTube, che grazie alla trasmissione di brevi video, risulta vincente per la trasmissione della storia e della cultura delle aziende, ma anche per la rappresentazione dell'intero processo di produzione.

 

Linkedin si riconferma come il social ideale per rivolgersi ad un pubblico diverso, per esempio nell’ambito del B2B per poter entrare in contatto con altre aziende dello stesso settore. Twitter, non ha molta presa in Italia, ma risulta comunque piuttosto utilizzato. Pinterest, anche se in misura decisamente inferiore rispetto a Instagram, grazie ai suoi contenuti fotografici permette di puntare sull'aspetto e su contenuti visual.

 

I numeri del marketing vitivinicolo 

 

Per quanto riguarda invece la frequenza di aggiornamento delle pagine, prendendo in esame unicamente i 4 social più importanti Facebook, Instagram, YouTube e Twitter, arriviamo alle seguenti conclusioni:

 

Facebook è il social al quale le aziende pongono maggiore attenzione e cura è sicuramente: 68% di aggiornamenti settimanali e l’11% di aggiornamenti quotidiani;

 

Instagram segue a ruota il primo: 65% degli aggiornamenti settimanali e un incremento rispetto a Facebook su gli aggiornamenti quotidiani con il 25%,

 

Twitter, 35% di frequenza di aggiornamento su base mensile,

 

YouTube, 32% di frequenza di aggiornamento su base mensile.

 

Nonostante l'attenzione prestata ai social in analisi, molte aziende peccano ancora di contenuti: molte cantine non hanno ancora compreso la necessità di dover diversificare i post condivisi in base al singolo social media

 

Certo, le analogie sono possibili, ma un profilo Instagram identico a un profilo Facebook non ha senso d’esistere.


Il motivo di tutto ciò è molto semplice: ogni social ha le sue specificità e, sopratutto, è “frequentato” da utenti diversi per sesso, età e interessi.

 

La sostenibilità nel settore vitivinicolo

I temi ricorrenti e maggiormente trattati dai profili social delle cantine sono:

 

vitigni autoctoni, caratteristiche e peculiarità;

 

territorio, Enografia, o Geografia del vino, che tratta delle singole regioni vinicole;

 

degustazioni, aumenta molto, specialmente in questo periodo, l'attenzione e la propensione a degustazioni in vigna e simili: percorsi enogastronomici, eventi ed enoteche.

 

Oltre a qualità e note distintive dei singoli prodotti, un tema molto in voga è la cucina.

 

Da non sottovalutare è il tema della sostenibilità, che sulle cantine prese a campione rappresenta quasi la metà delle aziende.

Essere presenti online con le piattaforme sociale e magari anche un sito web, completo di sezione commerce, sono grandi opportunità per chi vuole creare visibilità del proprio brand, anche senza grossi budget. 

 

Anche se è un prodotto ricco ed esperienziale, per il vino valgono comunque molti dei principi che sono alla base del successo di altri prodotti di alta qualità, presenti nel mondo web. 

 

Una presenza online di qualità, affiancata dall’e-commerce diretto, è ormai indispensabile per un lancio di successo, ma anche per la continua affermazione di prodotti già conosciuti.

 

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